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Craterellus cornucopioides
Sabato 22 Gennaio 2011 18:11


Craterellus cornucopioides (L.) Pers.
Tassonomia
Ordine Cantharellales
Famiglia Cantharellaceae

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Fungo molto caratteristico per l'aspetto morfologico a tromba, per i suoi cromatismi nerastri, per il suo crescere densamente aggregato e sub cespitoso , per il suo odore e sapore aromatico fungino.

Etimologia
Derivazione mista dal latino e dal greco, Craterellus = piccola coppa e cornucopioides = a forma di cornucopia.

Cappello
È la parte superiore ed interna che si prolunga per tutto il gambo, misura 3÷10(12) cm e ricorda una cornucopia o una trombetta, molto svasata in alto e con il margine arrotolato; la colorazione è inizialmente scura, nero-bluastra con presenza di piccole squamette che si evidenziano maggiormente da adulto quando la pigmentazione schiarisce apparendo grigio-brunastra. La zona fertile o imenio si presenta nella parte inferiore ed esterna ed è liscia con rugosità verticali; il colore è da grigio-cenere a grigio-bluastro, tendente a schiarire maggiormente anche per le spore che sono bianche.

Gambo

2÷5(6) cm, risulta quasi inesistente, inglobato nel cappello ed è fibroso.

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ASSEMBLEA GEN. DEI SOCI
Giovedi 20 Gennaio 2011 15:21

ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI
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L'Assemblea generale dei Soci è  fissata per il giorno 26  Febbraio 2011 , nella sede sociale ,alle ore  17 in prima convocazione, ed in mancanza del numero legale, alle ore 18 dello stesso giorno in seconda convocazione, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:

1-Elezione Presidente Assemblea;
2-Approvazione Rendiconto anno sociale  2010;
3-Approvazione Bilancio di previsione anno sociale 2011;
4-Approvazione bozza di programma attività anno sociale 2011;
5-Rinnovo componenti Consiglio Direttivo, triennio 2011-2013;
6-Rinnovo Delegati del Gruppo nell’Assemblea Nazionale dell’A.M.B., triennio 2011-2013;
7-Rinnovo Delegati del Gruppo nell’Assemblea della Confederazione Micologica Calabrese (CMC), triennio 2011-2013.
8-Rinnovo Componenti  il Collegio dei Revisori dei Conti, triennio 2011-2013.
9-Rinnovo Componenti il Collegio dei Probiviri, triennio, 2011-2013
10 - Varie  ed eventuali

 



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Coprinus comatus (O.F. Müll.) Gray
Mercoledì 15 Dicembre 2010 19:13

SCHEDA:

Divisione: Basidiomycota
Classe: Agaricomycetes   Ordine :  Agaricales   Famiglia: Coprinaceae
Genere :  Coprinus                                                                                             
Nome scientifico: Coprinus   comatus  (O.F. Müll.) Gray  - Nome volgare :fungo dell’inchiostro.

CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE :

Cappello: Prima ovoidale, poi conico -campanulato, non molto carnoso, 5–20 cm x 3–7 cm; Cuticola inizialmente bianca e sericea, presto si frammenta in squame filamentose da biancastre a bruno-chiaro su fondo bianco, con disco centrale unito da biancastro a ocraceo. Margine prima involuto, presto revoluto, arricciato, fessurato, di colore nerastro e deliquescente.

Lamelle:  Sottili, ineguali, molto fitte, alte, tipicamente parallele, libere al gambo, prima bianche, poi passano, a partire dal filo, gradatamente a una colorazione rosa e infine viola-nerastra diventando deliquescenti, cioè rilasciano un liquido nerastro, che ricorda un pò l’inchiostro.   
Gambo: bianco, sericeo, separabile dal cappello, liscio, cavo, cilindrico, attenuato all'apice e lievemente ingrossato alla base, radicante, decorato con sottili fibrille concolori,misura in genere  10-20 x 1-2,5 cm. Presenta un anello  mobile, membranoso, esile e fugace, mediano o situato alla base, bianco, a volte nerastro in maturità per il deposito delle spore.
Carne: Si presenta esigua, acquosa e tenera nel cappello, fibrosa nel gambo, bianca negli esemplari giovani, deliquescente negli esemplari maturi. Sapore non particolare, ma gradevole.
Spore: da ellissoidali a ovoidali, nerastre in massa, lisce, con poro germinativo centrale, 10-14 x 6,5-8,5 µm. Basidi tetrasporici, 28-43 x x 10-13 µm. Pleurocistidi assenti. Cheilocistidi 40-110 x 15-40 µm, ellissoidali, ovoidali, oblunghi, utriformi o subcilindrici.
Commestibilità:  Ottimo e quando tutto il carpoforo è ancora bianco, ovvero quando il fungo è giovane, immaturo e freschissimo. Senza valore quando inizia a diventare deliquescente, vivamente sconsigliato. •  Tra i migliori funghi commestibili finché le lamelle sono candide, ma da cucinare subito dopo averlo raccolto, in quanto il colore delle lamelle muta in pochissimo tempo per effetto della produzione delle spore. Per rallentare questo processo si consiglia di staccare il gambo, mediante rotazione, al momento della raccolta.
Si presta ad essere cotto con burro, sale e pepe, togliendolo non appena inizia a indorarsi.
Si raccomanda di non consumare gli esemplari cresciuti in prossimità delle strade cittadine perché assorbono le sostanze inquinanti.
• Secondo voci non confermate, questo fungo sarebbe edule anche da crudo; a mero scopo cautelativo ed in attesa di conferme certe, questa pratica viene vivamente sconsigliata. Attenzione può risultare tossico se consumato assieme a bevande alcoliche, anche a distanza di ore in quanto contiene modeste  quantità di Coprina,una tossina presente anche in altre specie del genere Coprinus (in particolare Coprinus atramentarius). Questa tossina è responsabile della cosiddetta Sindrome coprinica (non letale ma potenzialmente pericolosa per soggetti debilitati ed affetti da altre patologie). Il Coprinus comatus viene a tutt'oggi coltivato, oltre che per scopi alimentari, anche per fini terapeutici in quanto trattasi di specie con proprietà officinali. Si consiglia il consumo di questa specie ai diabetici per il suo effetto ipoglicemizzante.  
Habitat e osservazioni: Specie comune, fruttifica dalla primavera all'autunno, isolato o a gruppi numerosi, nei campi, orti, in terreni di riporto o comunque sciolti, sabbiosi e ricchi di sostanze organiche; predilige piccoli frammenti di legno in decomposizione, trucioli e segatura.

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a cura di G.B. Traverso (Milano), L. Fenaroli (Milano), G. Catoni (Trento), G.B. Trener (Trento)Edizione digitale a cura del Gruppo Micologico «G. Bresadola»
Consulta e scarica gratuitamente i 26 volumi dell'Iconographia Mycologica (tratto da Stafleu & Cowan, Taxonomic Literature, 2a edizione).